Salve,
riassumo qui lo stato attuale e lo stato futuro del bagno a mezzo di elaborati grafici redatti
dallo scrivente. Ovviamente la mia è una proposta progettuale che può anche
essere del tutto stravolta per avere un risultato migliore in termini estetici
e funzionali senza caricare troppo sul costo finale tra materiali e manodopera.
Passo ad allegare gli elaborati grafici:
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PROBLEMI PROGETTAZIONE DEL BAGNO
A) Il riscaldamento al momento è fornito da un calorifero in ghisa a 4 colonne
con 5 elementi, interasse 80 cm, attacco 3/8'' in ferro, nipples da 1'' e 1/2.
Tale calorifero verrà messo a servizio di una camera singola.
Un ingegnere meccanico ha stimato il dimensionamento di uno scaldasalviette in
500x1500 mm. Ideale sarebbe mantenere, per quanto possibile, la solita linea
verticale degli attacchi, onde evitare curve che con il passare del tempo
possano dare problemi di circolazione con l’accumulo di impurità dell’acqua.
La mandata ed il ritorno dell’acqua di riscaldamento è del sistema a “pioggia”
degli anni ’60.
B) Il solaio è costituito da longarine ad interasse di 1
metro in ferro e da mattoni disposti per il lato di 12.5 cm, per cui si ha uno
spessore del solaio sul colmo della volta di 4/6 cm e 7/8 cm ai lati in
prossimità della longarina. Il posatore dovrà stendere detti spessori come
minimo di: 2 cm per il massetto, 3 mm per la colla cementizia, probabile Adesilex P9 della Mapei e 0,7 cm per la piastrella; per un totale di 3 cm. Vedi
tavola n°1.
C) Il bagno attuale è ubicato al primo piano, orientamento
nord-est, realizzato nel ‘66, denota una
superficie calpestabile di poco più di 6 mq, ed è l'unico bagno di una villetta
del 1900 che ha 300 mq dislocati su due piani fuori terra a servizio di 3
persone. Detto bagno fu ricavato
all’epoca all’interno di un grande vano per cui, a seguito di un rilievo
effettuato con metro e con squadro in acciaio per verificarne l’ortogonalità
degli angoli, si è provveduto alla misura di lati e diagonali. Facendo
riferimento alla tavola n°1 ho dedotto la sua nascita costruttiva, dedotto
appunto ma della quale non posso esserne certo. Nel ’66 sul muro portante
esterno si è tirato un divisorio a squadro, successivamente si è chiuso detto
divisorio realizzando il lato corto dove vi è la porta ma, in maniera
inspiegabile, senza rispettare i 90 gradi. In tal modo lo stato preesistente ha
un solo angolo retto e quattro lati ciascuno di differente misura lineare.
D) Il mantenimento della porta attuale che verrà solo
spostata per fare spazio alla larghezza del piatto doccia, per cui l’apertura
sarà sempre destrorsa. Vedi tavola n°2.
PUNTI FERMI DEL NUOVO BAGNO
1. No a lavatrice.
2. Finestra ad una anta marchio Sud Tirol Fenster, con ferramenta cromosatinata color titanio.
Essenza douglas colorazione nd 875. Apertura sinistrorsa. Vedi tavola n°2. Già posata in opera.
3. Furono acquistati
10 anni fà i seguenti sanitari da una svendita tutti marchio Ideal Standard:
lavabo modello Tesi con sifone Ghidini, wc e bidet modello Aero. Nella
tavola n°4 sono rappresentate le loro reali misure lineari. Saranno messi in
opera.
4. Altezza di 3.50 metri come in tutti vani della villetta,
non voglio controsoffittare ma preferisco avere quest’altezza anche se di un
vano accessorio.
5. Verrà mantenuto lo specchio preesistente marchio Antonio Lupi ed è un 90x100 cm.
6. Non voglio la vasca.
CARATTERISTICHE DESIDERATE DEL
NUOVO BAGNO
1A. Illuminazione: Led fino ad 1 anno fa
la valutavo troppo costosa ma non mi sono più aggiornato né sui prezzi né in
merito su eventuali progressi tecnologici. Ho pensato a due fonti luce, una
centrale nel baricentro del bagno, tipo con un lampadario a sospeso, mentre la
seconda sopra al lavandino in questo caso ero attirato dal modello Riga ma non
ricordo il marchio che lo produce.
L’importante è che la fonte di luce sia dall’alto verso il basso. Luci
che al momento della loro accensione devono emanare subito la loro maggior
intensità.
2A. Nell'antibagno e nel rispostiglio accanto è riportato il pavimento
dell'epoca, 1900, con mattoni 14.5x29 cm, colorazione rossa tendente al bruno,
disposta a lisca di pesce, porosa alla vista, detti pori sono diventati quasi
neri con il passare del tempo....e dello sporco. Mi piacerebbe riprendere
questo colore, questo tema, questo spunto.
3A. Il piatto doccia mi piace in acciaio smaltato della Kaldewei
non ricordo il modello ma le sue dimensioni in pianta sono 80x120 cm.
4A. Cristallo trasparente temperato spessore 6/8 mm con
apertura sul lato lungo scorrevole perché l’apertura ad anta sgocciola in terra
anche se ha il raccoglitore in basso. Molto essenziale, minimalista, così
facilita la sua pulizia. Marchi visionati: Calibe
e Cesana. Un più economico è il
marchio “Puma” (se ricordo bene il
nome) ma non so su quest’ultimo della sua qualità intrinseca.
5A. Pavimento: 20x20 cm marchio Appiani modello floor colore ciliegio, 10x10 cm marchio Appiani modello Anthologhia colore
tagete, 7,5x15 cm marchio Appiani
modello Anthologhia colore tagete tagliato a 10 cm e posato solo lungo il muro
portante (quello di 341,3 cm). La scelta del tagete come colorazione però non
mi soddisfa perché è dalle foto sul sito un marrone mentre cercavo una
colorazione vicina al pavimentato dell’antibagno del 1904 per cui più un rosso
tendente al bruno. Ho scelto Appiani
per il suo buon rapporto qualità/prezzo.
6A. Rivestimento 10x40 cm marchio Appiani modello Lingotto colore snow o ghost. Fino a quanto farlo
alto? Al momento nella tavola n°4 non ho previsto il rivestimento lungo il muro
portante esterno. Stavo valutando se mettere dei pannelli di spessore 2 cm di
poliestere e di intonacare con intonaco termoisolante isolteco ma dovrei poi
ritrovare il disegno del rivestimento in particolare sul pavimento.
7A. Il rivestimento all’interno della cabina doccia voleva
essere un Bisazza ma forse creo
confusione con il marchio Appiani che ha manufatti in ceramica semilucida però
essendo un ambiente delimitato e chiuso a sé ci potrebbe stare. Ho detto no al
Bisazza come rivestimento complessivo per i suoi costi maggiori.
8A. Il soffione ho pensato ad un 20x40 cm (troppo grande) inox
lucido, posto ad una altezza tra i 2,20 ml ed i 2,40 ml, anticalcare marchio Cristina.
9A. Il miscelatore a muro e il doccino ho pensato al marchio
della Gessi della serie rettangolo.
Da notare che il doccino ha il tubo in gomma trasparente e non il classico filo
elicoidale che con il tempo si rompe sfagliandosi.
10A. Scopino normale, lo scopino elettrico non ha
soddisfatto la maggior parte delle utenze.
11A. Placca W.C. marchio Geberit cromo satinata.
12A. Cassetta W.C. sarà inserita dentro al muro portante
nella profondità di 8 cm, da scegliere marchio e modello.
13A. Sedile ribaltabile all’interno del vano doccia, da
definire materiale, marchio e modello.
14A. Non gradisco scaldasalviette cromati perché sono meno
efficienti in maniera significativa rispetto a quelli bianchi o colorati. Della
Zehnder mi piacciono i modelli, ambo in acciaio, Artea
ma sopratutto Subway. Ma mi accontenterò
di un più economico FER della
industrie FER colore bianco RAL 9010 modello Giove.
15A. cosa mettere come “posa oggetti” all’interno della
cabina doccia?
16A. per tutti gli altri accessori rimando alla tavola n°4
anche in particolare il mobilio è da definire. Ho supposto come vedete davanti
al lavabo un armadio di quelli diciamo vuoto/pieno di 40x80 sempre che li facciano
di detta misura.
17A. Questo è il punto più critico e che meno mi piace.
Per motivi economici non voglio rifare il tramezzo della porta ma non ho saputo
fare meglio di posare all’ingresso del mosaico 2,5x2,5 cm marchio Appiani modello Anthologia colore
Camelia. Anche perché il colore Camelia sarà di una diversa tonalità rispetto
al rosso del ciliegio nel modello 20x20 cm floor.
18A. Prese 220V n°2. Una vicina allo specchio e l’altra
vicino alla porta.
Sicuramente mi sarò dimenticato qualcosa.
DESCRIZIONE SINTETICA DELLA
LINEA PROGETTUALE SEGUITA
Si applica l’intonaco termoisolante Isolteco sul muro
portante interno e sul lato corto della porta per ritrovare in pianta un
rettangolo preciso senza mangiare troppa superficie. Posa del piatto doccia
direi obbligata come in tavola n°4. Per far ospitare le mattonelle principali
20x20 ho dovuto optare per una seconda linea di mattonelle di 10x10 fatta
eccezione lungo il muro portante interno dove dovrò fare tagliare il formato da
7,5x15 cm per portarlo a 7,5x10 cm. In tal modo avendo multipli di 10 cm posso
posare come rivestimento il lingotto che è 10x40 cm. Il tutto per avere
continuità tra le fughe del pavimento e delle pareti. Lavabo e sanitari sono
centrati all’interno dei propri rettangoli descritti dai formati 20x20 cm.
Grazie a tutti.
Modificato da cangaceiro - 31 Ago 2011 alle 15:03