allora io vorrei capire questo:
il monoblocco del motore endotermico deve raggiungere una certa temperatura per consentire all'olio di lubrificazione di riscaldarsi e di conseguenza raggiungere la giusta viscosità (viscosità che è quindi legata alla temperatura).
per raggiungere la temperatura il motore sfrutta il calore riveniente dalle fasi termiche del ciclo di accensione ecc....ecc... bilanciando l'eventuale eccesso mediante il liquido di raffreddamento..
fermandomi al solo motore e non pensando alla trasmissione ed ad altre parti meccaniche, dopo qualche minuto la temperatura del motore va a regime, l'olio ha la giusta viscosità e raggiunge più o meno uniformemente tutti i punti e la circolazione dell'acqua mantiene in equilibrio il tutto circolando attraverso il radiatore (questo avviene solo dopo che il liquido ha raggiunto una certa temperatura che consenta, tramite l'apertura del termostato, la circolazione del liquido verso il sistema di raffreddamento aria-acqua costituito dal pacco radiante).
quindi la temperatura del monoblocco è più alta della temperatura dell'acqua altrimenti non servirebbe un sistema di raffreddamento (tralasciamo i motori raffreddati ad aria).
questo mondo ideale può essere però messo a rischio da fattori esterni....
ci troviamo in fila, l'aria non è più sufficiente a tenere in equilibrio la temperatura dell'acqua che quindi si alza non riuscendo più a smaltire il calore (maggiore) del motore. è una situazione di potenziale pericolo perchè l'olio abbiamo detto deve lavorare in un determinato range...nè troppo freddo (troppo denso) nè troppo caldo (troppo liquido).
a questo punto interviene la ventola che investendo con un flusso di aria il pacco permette un repentino (!!) abbassamento della temperatura consentendo al liquido di portare via il calore (in eccesso rispetto alla giusta temperatura che consente la giusta viscosità dell'olio...ecc ecc)
ma può anche accadere, come diceva magic°!°, che una lunga discesa magari in un bosco appena bagnato da un temporale estivo....faccia scendere repentinamente la temperatura dell'acqua che a questo punto sottrae troppo calore al motore provocando (parlo per eccesso chiaramente) l'aumento della densità dell'olio ed un conseguente problema di lubrificazione con conseguenze piacevoli per richard ma non per il malcapitato discesista. anche questa è una situazione di pericolo.
la temperatura dell'acqua scende ed il termostato non sta a guardare...la prima cosa che fa è esattamente il contrario di quanto aveva fatto nel periodo di riscaldamento.....si chiude eliminando la circolazione nel tratto di circuito che più raffredderebbe il liquido.
la circolazione diventa quindi "interna" ad un corpo che scoppiettando continua a produrre calore......e dovrebbe tornare in equilibrio.
a questo punto scatta la mia curiosità:
se la temperatura dell'acqua scende di 20°, la temperatura del liquido che tanto mi interessa per il funzionamento e per la salvezza del motore, cioè l'olio, di quanto scende ?
a mio avviso dovrebbe scendere di meno perchè il ciclo termico ha una temperatura stabile ed il metallo (ed in parte anche il liquido lubrificante) dovrebbe consentire un mantenimento del calore...
a voi la parola 
Modificato da tipiaraldici - 22 Set 2012 alle 11:55