Finalmente lo ho visto anche io ed ho rivissuto un periodo indimenticabile della mia vita.
molto molto bello.
mai noioso, tecnico al punto giusto con una ottima ricostruzione dei profili psicologici dei due piloti e dell'ambiente delle corse in quel periodo dove cominciavano a vedersi sponsor (e soldi) con la conseguente vita mondana dapprima inesistente.
mi ha impressionato la maniacale ricerca della perfezione...l'abbigliamento, i dettagli...anche i fotografi avevano le macchine e gli obiettivi in uso in quegli anni....era tutto così condizioni dell'asfalto comprese.
bellissime le riprese dei particolari meccanici.
tutto bellissimo anche perché.....molto di fantasia. Il rapporto Lauda Hunt non era così esacerbato come reso necessario dalla stesura della trama.
A mia memoria Lauda e Hunt non disputarono contemporaneamente campionati di formule minori...Hunt arrivò in F1 dalle formule inglesi mentre Lauda ci arrivò dalla F2 "continentale" dove ottenne una volante grazie al "famoso prestito" bancario ottenuto mettendo a garanzia una polizza sulla propria vita.
uniche imprecisioni (da buon temperasupposte).......
Lauda prova nel finire del 1973 una ferrari 312T quando nel 73 era ancora in pista (e lo sarà anche nelle gare del campionato successivo) la 312B3.
Lord Hesketh, che aveva Hunt nel team di F3, lo porta in F1 nel 1973 su di una March rivista da Harvey Postlethwaite che l'anno successivo disegnerà la prima vera Hesketh.
Nel 1975 Lauda diventa campione del mondo a Monza il 7 settembre (3° posto con vittoria di Regazzoni) e non a Watksin Glen il 5 ottobre.
Nelle prime gare del 75 la Ferrari utilizzò ancora la 312B3 e non la 312T.
Sempre nel 1975 l'avversario di Lauda non fu Hunt bensì Fittipaldi su McLaren. Hunt giunse quarto e non fu mai avversario diretto per il titolo.
La decisione di Fittipaldi di lasciare a fine stagione il sedile del costruttore inglese per tentare insieme al fratello l'avventura sulla monoposto brasiliana Copersucar permise ad Hunt di stringere il volante della McLaren M23. La Hesketh non chiude...perde Hunt e Postlewhait e disputa un campionato di secondo piano. Il ritiro avverrà nel campionato del 1978.
Hunt non rimase quindi disperato alla ricerca di un volante ma viene ingaggiato dalla McLaren immediatamente.
Nel 1975 e nel 1976 tutte le vetture montavano pneumatici Goodyear. Solo nel 1976 la Kojima montò le Dunlop...
Il campionato del 76 fu caratterizzato dall'entrata in vigore del nuovo regolamento in occasione del GP di Spagna.....l'effetto estetico più appariscente fu la scomparsa degli airscope con la ricerca di intercettare l'aria per il motore in altri punti. La McLaren fu la vettura che più ebbe problemi e nel GP di Spagna (dove venne dapprima squalificata) rischiò la non partecipazione proprio perché i progettisti non sapevano dove ficcare tutto in una scatola più piccola....e ne vennero fuori gli scarichi più lunghi e la larghezza maggiore del dovuto.
L'incidente di Lauda al Ring fu causato da un errore umano e non da cedimenti meccanici (come insinuato da alcune riprese del film). Non cedette alcuna sospensione, Lauda sbagliò perché ogni tanto (raramente) capitava anche a lui.
In Giappone nel 76 non andò proprio così....non ci fu tutto quel caos negli ultimi giri con addirittura il pilota inglese dato prima quinto e poi terzo...non esistevano semplicemente le comunicazioni via radio ed Hunt rientrando al termine della gara credeva di essere arrivato quarto..ma ai box (ed in tv...sigh) si sapeva perfettamente la vera posizione.
Ci fu effettivamente un problema di cronometraggio ma riguardò il giro più veloce assegnato erroneamente ad un pilota locale che nel suo giro veloce subì tre sorpassi......ma questa è una altra supposta..pardon storia.
ma tutto questo nulla toglie ad un bellissimo film che, non appena disponibile in dvd, entrerà a far parte di quelle pellicole imperdibili che rivedo con piacere.
Modificato da tipiaraldici - 19 Ott 2013 alle 12:07