Vi dico la mia tesi che lo considera caldo anche se non mi fido

Premetto che per me il regime d freddo prevede l'utilizzo dell'acceleratore mooolto leggero, max 3000-3500 rmp, mai carichi a bassi giri (sotto i 2000rpm)
Le condizioni che determinano il motore freddo sono (almeno) due:
- l'olio è ancora troppo viscoso
- le parti del motore non hanno una temperatura omogenea
Riguardo la prima, esiste nei nostri motori uno scambiatore acqua/olio che serve inizialmente a scaldare l'olio dato che l'acqua si scalda prima, e successivamente a raffreddarlo dato che l'acqua ha il suo sistema di raffreddamento.
Personalmente non credo che con l'acqua scesa a 70° l'olio si raffreddi troppo, ma credo rimanga in un suo range di funzionamento che permetta di lubrificare a modo.
Riguardo la seconda, il motore è fatto di parti fatte in materiali diversi e con lavorazioni diverse quindi soggette a dilatazioni diverse, mentre il calore viene principalmente dalle camere di scoppio.
Pertanto all'accensione la testa si scalda "subito" mentre il monoblocco, con massa più importante, ha un'inerzia maggiore... le parti più lontane si scaldano ancora dopo, anche grazie al liquido di raffreddamento e all'olio che trasportano il calore dalle parti calde alle parti fredde.
Una volta arrivati alla temperatura di regime di 90° da un tot di tempo, considero le parti del motore scaldate uniformemente pertanto pronte ad essere utilizzate a 360°.
Se in questo frangente la temperatura cala in funzione di un carico minimo rispetto al potere refrigerante del radiatore, credo che tutte le parti si raffreddino in maniera uniforme esendo il liquido refrigerante che lo asporta, pertanto il motore non è freddo (parti a temperature diverse) ma "meno caldo" (parti a temperatura uniforme), pertanto può essere utilizzato normalmente...
Come la vedete?
ps: Sergio, quando arriva il termostato?