Le macchine sfrecciano nella nebbia, tese e fiere la tagliano con prepotenza, con insolenza; l’unica cosa che conta è raggiungere il sole perché lì con lui c’è l’autodromo.
Grande, imponente, severo ci accoglie con un monito: “sfogate la follia ma non fatevene accecare”.
Gli occhi di tutti brillano, le voci si alzano di tono, le mani fremono; ognuno è operoso per se, per gli altri, solo così inganna l’adrenalina distribuendola su tutto il corpo anziché lasciarla montare nel petto.
Si esce in pista, il casco avvolge i pensieri, contiene la concentrazione dinnanzi a quel circuito imperioso come un titano solitario.
Pilota e macchina si abbracciano, si fondono, ogni curva è una sfida alla fisica, a se stessi, mentre il motore urla la sua fame di metri ed asfalto.
Tutto diventa rumore, velocità, dinamica, cuore ed occhi hanno il compito di amministrarli;movimento, forza, fatica, ricerca spasmodica di quell“arte di sfruttare l’aderenza del pneumatico”.
Ci si guarda tra noi, qualcuno trova anche la forza di sorridersi durante un sorpasso, qualcuno incoraggia qualcun altro mostrando il pollice all’insù.
I più bravi sfrecciano, superano, lavorano sulle traiettorie, cercano il limite, lo trovano, lo superano…qualche volta vincono, qualche volta perdono.
C’è anche chi combatte solo contro la paura di guardare nello specchietto, di sentire andar via la macchina…
Ma qualsiasi cosa ognuno faccia, la bussola, la guida, la linfa vitale è solo la PASSIONe.
Questo e molto altro è una pista, questo e molto altro è il PASSION ROMA.
Vorrei ringraziare in primis Magic80-il Sindaco fattosi promotore di una così emozionante iniziativa che ci ha fatto vibrare dalla mattina alla sera; un grazie personale doppio poiché ho beneficiato del suo tutoraggio in macchina, implacabile ma sempre di grande eleganza; un grazie di cuore a Sissi che ha tutorizzato il mio fratellino con grande efficacia didattica;un grazie alla mia tenacia perché senza di lei soccomberei dinnanzi alla paura della mia macchina, alla paura delle altre macchine, alla paura della pista; un grazie, quindi, a NikitaC, che porta pazienza nell’attesa di poter essere da me meglio apprezzata; grazie ad Emma per essere venuta (so che le è costato); grazie allo Slave per aver regalato a Nikita un nuovo occhietto, a Mauro e Guy71 per gli incoraggiamenti, grazie alla mia codriver Elena per il fomento sfoderato in macchina e l’urlo “banzai” ad ogni curva; grazie a tutto il gruppo di pazzi e da ultimo, ma solo come ciliegina sulla torta, GRAZIE a mio marito, il cui entusiasmo mi consente di affrontare nella stessa giornata, le autostrade, la pista, il testacoda, il digiuno, il ritorno sfranto, il make up serale, i vestiti eleganti ed i tacchi 12…….