Postato originariamente da mxslave

 
Signori, ho trascorso i miei 13 e 14 anni ad interrogarmi se avrei voluto da grande sposare un vampiro o un licantropo; da amante della storica dicotomia mi documentai e lessi tutta la letteratura sul tema; da Bram Stoker a Le Fanu ... abbandonata ben presto l'idea del marriage, ritenuta non più condizione necessaria e sufficiente per amare un vampiro o un licantropo, sono giunta alla seguente conclusione: noi umani siamo troppo attaccati alla nostra mortalità e a tutto quello che ne consegue sul piano del nostro magnifico temperamento passionale; i vampiri sono immortali, invece, e ciò li rende distaccati da tutto, eterei, evanescenti .... bellissimi da guardare da contemplare come delle magnifiche icone ... sono quasi degli dei ... ciò però li rende lontani nel concreto da noi, distanti ... non sono in grado di comprenderci e di amarci come meriteremmo ... e quanto a passionalità ... beh, non sentono il dolore fisico per cui .... dunque, nonostante la travolgente fascinazione che esercitano su di noi, non sono che delle mere proiezioni di quello che vorremmo essere ma non siamo ...