Ebbene si, ho trovato il coraggio di lasciare andare la mia bella! Non è
mia abitudine scrivere molto, di solito parlo (e quanto parlo), ma vorrei raccontarVi
una storia, e lo devo fare qui.
Era il 2011, una vita fa. Aprile, ma il passaggio di proprietà era stato
fatto a Marzo, inizio primavera e l'inizio di un viaggio fantastico in
compagnia dell'auto migliore che potessi desiderare.
Dulcinea, come quella di Don Chisciotte. La Signora dei miei pensieri
era la mx5 più brutta che si potesse vedere in giro, abbandonata in un garage,
non marciante e con una tonnellata di polvere sopra. L'annuncio diceva che
aveva bisogno di essere messa in ordine, che aveva “qualche lavoro da fare”. Appuntamento
preso ed estenuante trattativa con il proprietario e il padre del proprietario,
brave persone. Marcello (Magic80) in mio Sancho in qualità di meccanico,
e Tommaso, il fu admin, nella veste di "consigliori".
Quando la vidi il classico colpo di fulmine, il tonfo nel cuore, il rumore
che rimbomba come la mia voce in quel garage vuoto della Camilluccia, sapevo
già al primo sguardo che me la sarei portata via, che l'avrei salvata dal quel
buio locale interrato, sapevo già tutto, lo avevo previsto, io cavaliere della
prima ora, il salvatore di rottami, avevo bisogno di lei e lei aveva bisogno di
me.
"L’amore è invisibile, entra ed esce dove vuole senza che nessuno gli
chieda cosa stia facendo".
Ero innamorato.
La portai via su un carrozza come è giusto che una Signora venga accompagnata:

Ricordo i commenti: "che cosa hai combinato?", "ma sei
impazzito", "ti stai avventurando in qualcosa più grande di te",
"sarà un bagno di sangue", ma chi te lo fa fare!", "lo vedi
in che condizioni è?"
“Questa,
senza dubbio, o Sancio, ha da essere avventura grandissima e rischiosissima,
nella quale bisogna che si paia tutto il mio valore e il mio coraggio”
Erano voci che mi scivolavano addosso, sapevo che la mia Signora era la più
bella, gli altri non capivano, erano ciechi, non può esistere un cavaliere senza
dama e senza una avventura.
Fu l’inizio non di una, ma di tante avventure, meccaniche, di viaggio, storie
in pista, raduni, incontri, amicizie, delusioni, incidenti, kilometri percorsi,
aneddoti da raccontare, nottate, bevute..
 


Dulcinea è stata restaurata da cima a fondo, è stata migliorata in ogni sua
parte, le ho donato pezzi di ricambio rari e le ho dato tutte le cure
necessarie, qualche volta l’ho maltrattata, sono stato troppo duro con lei, ma
mi ha sempre riportato a casa, ed ogni volta che la lasciavo in garage le
dicevo sempre grazie. Grazie dei Raduni, della volte che mi ha fatto
sorrirdere, grazie delle volte che il limite meccanico era al di sopra delle
mie capacità di pilota, grazie dei paesaggi e delle compagnie, delle grandi
mangiate, degli incontri con persone fantastiche, grazie del dono delle Amicizie che ho ricevuto, grazie…
Vorrei raccontarVi che questa storia non terminerà mai, giuro che l’ho pensato,
non ci ho dormito, ma poi no mi sono detto, questa storia finisce, gli amori
finiscono, non senza dispiacere.. Ho dovuto lasciarla andare per non rovinarla,
perché ora che tutti si sono accorti della sua bellezza sarebbe stato un
peccato mortale sciuparla, perché la visione che avevo di lei era chiara, si è
trasformata come l’avevo immaginata e non avrei potuto fare di più. Anima e
corpo le ho donato, tempo, soldi.. e lei mi ha ripagato con tutto l’amore
possibile.
Penserete ancora una volta che sono matto, che sto facendo una scemità, ma io,
cavaliere errante, salvatore di rottami, ho bisogno di una nuova avventura per sentirmi
tale.
A presto allora per una nuova avventura e infinitamente grazie Dulcinea.
------------- il mio ego è troppo grande per essere contenuto in una macchina con il tetto.
"Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso
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