domani e' il 6 agosto ,ed e' sempre un triste aniversario ,il ricordo del vergognoso attacco termonucleare al giappone da parte americana . Guardo con orgoglio la mia miata nata in quella hiroshima dilaniata ca 40 anni prima da quella bomba che diverra l'incubo delle generazioni a seguire . Quanto orgoglio nel produrre vetture e prodotti volti al piacere della guida vi e' in quella popolazione ,mai piegata neanche dall'orrendo dolore .....buona estate speriamo di pace a tutti ....ricordare per non dimenticare ....yapan ....u'are number one

Quelle 2 bombe lanciate per inginocchiare una nazione ormai sconfitta e per dimostrare al mondo una fittizia superiorità militare, hanno contribuito a rendere il Giappone uno (se non il primo) dei popoli più laboriosi e tenaci del mondo. L'indole del ricostruire e del non arrendersi è prerogativa di chi, nella propria memoria, ha le ferite indelebili di eventi infausti che lo arricchiscono nel cuore e nel carattere.
Nel marzo 2011 questo popolo si è trovato ad affrontare un terremoto, un maremoto e un'emergenza nucleare nell'arco di 48ore. Se è pur vero che ci fu una mobilitazione internazionale, fu lampante la reazione a livello nazionale. In soli 6 giorni di tempo ripristinarono un tratto di autostrada pari a circa 150 metri, letteralmente distrutta... a 2 settimane dall'evento il Giappone riaprì 813km di autostrada su 870 danneggiati.

Non servì a molto in quel senso... nel 61 la Russia lanciò la ZAR meglio conosciuta come bomba H, con una forza esplosiva di 3125 volte superiore alla bomba lanciata su Hiroshima.
Da quel punto di vista il "monito" non fu una scelta lungimirante.



La fretta era dovuta sopratutto ad una questione in sospeso con il Giappone e la necessità di non volersi spendere più in una guerra molto costosa in soldi e vite.
In fin dei conti l'america si trovò a contrastare non uno ma ben tre paesi kamikaze che scelsero di fare una guerra persa in partenza. La sua durata fu giusto un conto alla rovescia su un risultato fin troppo scontato. In quel periodo nell'asse Roma-Berlino-Tokyo evidentemente non si dava molto peso agli analisti... si chiedeva fede al di là della ragione... argomento molto attuale nel sedicente stato Islamico.

Per fortuna uno di questi fece una resistenza eroica che dovrebbe essere sempre ricordata in modo migliore. Non si può parlare di tradimento se è solo una delle parti a volere un matrimonio.

Come no?!?... se il principio fondante è immolarsi per fede o credo, il movente diventa ininfluente. Fai la figura del pazzo e basta, al massimo puoi sperare che qualcuno possa interpretare una scelta fallimentare come eroica o visionaria ma alla fine rimane come tale.

L'asse voleva vincere la guerra? ...è come dire mi vinco il mondiale rally con i Raceland