"C'era 7 volte..."
Ebbene si, sono riuscito finalmente ad andare a vedere l'episodio numero 7 della saga... 7 come i milioni di euro di incasso di Zalone al suo debutto.
La scelta del cinema è stata ben precisa... sala ISense all'UCI cinema del parco Leonardo. Fila mostruosa per l'acquisto dei biglietti ma posti disponibili e centrali. L'orda migratoria puntava molto probabilmente alla commedia italiana del momento.
Facciamo subito un passo indietro...
...lui non è d'accordo... è decisamente contrariato e mostra tutto il suo disappunto al trooper.
Da qualche giorno infatti il regista ha stroncato il nuovo lavoro targato Disney e firmato J.J. Abrams. Accuse e subito dopo, come da rituale, ripensamenti e scuse.
Lo scontro in verità non è solo generazionale ma epocale... all'angolo rosso abbiamo il figlio di Modesto (California) "George-vivodirendita-Lucas" (...praticamente alla regia di solo altri 2 film degni di nota oltre la saga delle stelle), all'angolo blu invece il precoce e prolifico rampollo J.J.-facciotuttoio-Abrams (figlio d'arte e re indiscusso della TV via cavo).
In verità in questi casi sarebbe giusto non parlare di "regia" ma di "produzione", non solo perché i due titani a confronto sono dei produttori ma soprattutto per il modo in cui interpretano l'intrattenimento che passa attraverso la cinepresa... ovvero come un "PRODOTTO".
Prodotto che fondamentalmente va venduto nel migliore dei modi e che implica una regia ancora più distante dal "campo" in cui si girano le scene. In questo sia Lucas che Abrams sono di sicuro dei grandi maestri.
Una vera è propria scienza delle "scelte" sul da dirsi e da farsi prima di ogni azione da portare sul set, tanto da diventare il vero centro propulsore dell'intrattenimento.
Proprio per questo trovo che il fatto di aver affidato ad Abrams il compito di sbrogliare una matassa così ricca e sacra, sia stata una mossa azzardata ed un errore grossolano in partenza....
...mi spiego......
Il mondo dei "nerd" si divide in 2 grandi fazioni: i Warsies (fan di Star Wars) ed i Trekkie (fan di Star Trek)
...le due fazioni sono letteralmente inconciliabili. La loro è un annosa e controversa battaglia giocata sulla striscia di Gaza dell'intrattenimento per geek.... la FANTASCIENZA.
Fin ora tutto filava liscio su binari separati e ben distanti... almeno fin quando la Disney nell'ottobre 2012 non comprò i diritti per creare il sequel della prima trilogia ed annunciare nel gennaio 2013 che la regia sarebbe stata assegnata per l'appunto ad Abrams, regista già di ben 2 film di Star Trek!!!

Con tali presupposti era anche abbastanza normale che il film avrebbe in qualche modo diviso o quantomeno allontanato da una certa dimensione assolutistica tendente al credo.
L'incontinenza di Abrams era tangibile fin dalle "spoilerate" dei teaser della Millennium Falcon e dei suoi piloti (Harrison Ford) ma nel film questa diventa vera e propria licenziosità.
Sono passati circa 30 anni "spaziali" dal capitolo chiuso da Lucas ma per Abrams non sembrano ne un problema di cui curarsi ne una risorsa da cui attingere.
Il film inizia spedito e definito fin dalle prime scene come in una corsa contro il tempo. L'impressione è quella di aver voluto comprimere ben 6 capitoli antecedenti in uno solo, con scene, episodi ed ambientazioni che superano decisamente la semplice evocazione, fino ad arrivare alla reinterpretazione 2.0 di ciò che si è già visto.
Il risultato è un film d'azione forte di una trama ereditata che si deve inevitabilmente riproporre in maniera ciclica in un loop di parricidi e battaglie laser rosse e blu. La "FORZA" perde appeal a favore di un'ostentato "SFORZO" di voler lasciare un segno al primo colpo.
Di sicuro da questo film ad uscire veramente bene è una nuova eroina che sembra l'unica ad aver ereditato lo spirito cavalleresco del passato. Al contrario la scelta di Adam Driver come cattivo del lato oscuro, lascia letteralmente spiazzati fin dalla prima apparizione...non solo non convince ma quasi solletica ilarità. Senza infamia e ne lode l'interpretazione di Oscar Isaac, forse un po' troppo entusiasta della partecipazione al film che al ruolo. In fine un Ford vistosamente affaticato ed una principessa Leila a digiuno di emozioni.
"Il Risveglio della Forza" di per se non risveglia proprio niente se non qualche stella hollywoodiana da rispolverare (annunciato già il ritorno di Ford nei panni di Indiana Jones), o almeno non ne sente la necessità di farlo.
Il film, come detto all'inizio, si comporta come un "prodotto" cinematografico partorito da un matrimonio Disney-Abrams fin troppo combinato... in pratica il merchandise che sposa la TV.
Il mio consiglio al solito e di andarlo a vedere al cinema e possibilmente in una sala ISense proprio per dare un "sense" alla visione.
A questo punto non ci resta solo che aspettare il 2017 e sperare in un altro regista.
P.S. : ...ah! dimenticavo...