Anche quella mattina Okakura non aveva proprio voglia di andare a lavorare.
Forse, pensava, era solo colpa del caldo afoso che in quel periodo toglieva forze ed energie; energie per fare cosa ? una vita di lavoro alle spalle ed una vita di lavoro davanti.
L'ultima riforma del sistema pensionistico gli aveva tolto ogni possibilità di andarsene felice a passeggiare e ricordare a Hinokuchi; felice ed ancora giovane prima che qualche silente compagna lo affiancasse nel cammino che l'uomo compie per tornare bambino e perdersi nell'abbraccio della Grande Madre.
Forse era colpa della crisi che ci aveva portato via l'ottimismo nel futuro lasciandoci a pensare solo al presente per paura del domani.
Si girava nel letto combattendo la sua giornaliera battaglia contro i ricordi ed i rimpianti, compagni di una vita e costante presenza come costante era la presenza della "sua" assenza.
Okakura si dibatteva nel letto della calda stanza sospesa nell'umidità ed i ricordi correvano spinti dal suo affannoso respiro. Tutte le sue energie erano spese a cercare nella memoria sensazioni di serenità che lo tranquillizzassero. Lacrime di ricordi affiorarono dalla sua mente mentre distrutto si addormentava.
Ma un sorriso di fiducia illuminò il suo viso; Okakura sognava, sognava una lunga corsa con una macchina nera con il cielo al posto del tetto;
una macchina che aveva accarezzato con la stessa passione di quando accarezzava "lei" trasmettendo alle lamiere la stessa forza di quando le sussurrava "io ci sarò per sempre"......una macchina che aveva costruito il 26 giugno 2001...una mx5 nbfl lead in brilliant black, la n° 113.910.....la Monella..
Okakura adesso dormiva sereno cullato dal suo calmo respiro e circondato dalla fresca brezza..una brezza che gli parlava di "lei"
buon compleanno mia passione, io ci sarò per sempre.
sergio
Modificato da tipiaraldici - 27 Giu 2012 alle 00:24