"Prima vennero per gli ebrei
e io non dissi nulla perché
non ero ebreo.
Poi vennero per i comunisti
e io non dissi nulla perché
non ero comunista.
Poi vennero per i sindacalisti
e io non dissi nulla perché
non ero sindacalista.
Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno
che potesse dire qualcosa."

Martin Niemoeller
Pastore evangelico deportato a Dachau

Sessantasei anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia.

Modificato da Max&Carmen - 27 Gen 2011 alle 10:38

Non c'è onore in chi sottomette un nemico indifeso !!!! Non ci sarà pace per chi ha alzato la sua mano contro una donna o un bambino !!!!!!  Non ci sarà morte per chi ha compiuto tali atrocità ... la sofferenza eterna dovrà essere la sua vita.

Mi chiedo se tra 35 o 100 anni, quando ormai non ci sarà più nessuna testimonianza diretta, il "ricordo" sarà ancora incisivo come ora dalla viva voce di chi ha vissuto, subito tutto ciò...?!?

L'atrocità è indelebile... purtroppo la memoria dell'uomo è labile.

La cosa più triste è che l'unico animale a non imparare dai propri errori è proprio l'essere umano...