MX5 Passion Roma: povero silvio....
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trac-k71
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Quota trac-k71 Rispondibullet Postato: 01 Apr 2009 alle 17:40

e sui francesi, andrea, io li capisco e li giustifico.
1) non si è trattato di veri sequestri ma li hanno solo trattenuti per avere spiegazioni e rassicurazioni;
2) quando un padre di famiglia senza le spalle coperte (ossia la maggior parte, dopo un decennio dove per per i lavoratori onesti è stato praticamente impossibile risparmiare) perde il lavoro è in una situazione drammatica, potrebbe anche cadere in depressione, uccidersi, uccidere.
 
A me è questo che preoccupa, e pure molto.
 
 



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Quota Unknow Rispondibullet Postato: 01 Apr 2009 alle 22:30

ci siamo gia dimenticati del tentato suicidio di fronte al municipio di roma?

doive un uomo disperato si è dato fuoco???



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isotta
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Quota isotta Rispondibullet Postato: 01 Apr 2009 alle 23:29

io anche comprendo i lavoratori francesi e mi permetto di fare un esempio a cj (che probabilmente, dageometra, mi pare di capire, non lavora o non ha mai lavorato in grandi aziende o multinazionali e non conosce quindi - per sua fortuna, questo tipo di realtà).
 
la multinazionale per la quale lavoravo fino a un mese fa ha iniziato ad annunciare una serie di esuberi e previsto licenziamenti piuttosto forti
 
parliamo di sanepllegrinoun'azienda del gruppo nestlè, la più grande mutlinazionale nel settore alimentare al mondo. la società che ha annunciato i licenziamenti si era prefissa un obiettivo di crescita del 9 %. ha avuto 'solo' il 7,5%.
 
solo. e quindi licenzia 300 persone così...
 
vorrei solo far notare che nei periodi in cui è andata invece benissimo, ben  oltre le previsioni di crescita, quella ricchezza generata è mai stata ridistrivbuita tra impiegati e operai, quelli che ora vengono licenziati (non si parla di dirigenti. solo impeigati e operai. forse qualche quadro...forse).
 
chi di dovere, si è arricchito bene quando le cose sono andate bene. e ora che vanno cmq bene (crescita del 7,5%. non mi sembra cos' malvagia la situazione...), ma non più benissimo, si licenzia.
 
e - udite udite - hanno dato cmq bonus e i premi per aver raggiunto gli obiettivi gestionali ai dirigenti. qui c'è qualcosa che a me non quadra: se si sono raggiunti gli obiettivi (come sembrerebbe di capire, visto che pagano i premi ai dirigenti), allora le cose vanno bene e non si capisce perchè si debbano licvenziare 300 persone
 
se le cose non vanno bene, e si devono licenziare 300 persone, vuol dire che allora non si sarebbe dovuto pagare quei premi ai dirigenti, come prima cosa (con tutti quei soldi, ci paghi molte persone 'normali', ti assicuro. il mio ex capo guadagnava 10 volte quel che prendevo io. senza considerare i benefit, spese mediche, stock options, la macchina etc..)
 
e vuol dire anche che proprio i mega dirigenti hanno fallito. nel fare previsioni di crescita sbagliate, che non sono stati in grado di raggiungere.
 
dovrebbero essere i PRIMI ad essere licenziati, e invece nulla. persone che rischiano di perdere o stanno perdendo il lavoro, e sicuramente non ne troveranno un altro, come minimo hanno diritto ad una spiegazione, da questi mega dirigenti. non una lettera e basta, come sta avvenendo nella sede di Parma nella mia ex azienda (gelati Motta) a quelli a cui si sta dando il benservito (per lo più persone di 48-50 ani che non possono andare in pensione e non trovano un altro lavoro. e che se avessero una pistola si sparerebbero, probabilmente. o sparerebbero a qualcuno) prima di chiudere lo stabilimento, cosa che avverrà presto, immagino
 
poi ognuno la pensa come vuole, ma mi sembra ci sia poco da essere ottimisti, francamente. sarebbe il caso di essere realisti, per una volta, e studiare misure e interventi seri
 
(detto da una inguaribile ottimista, peraltro).


Modificato da isotta - 01 Apr 2009 alle 23:32



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Quota argo Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 08:45

Beh....        (se non legete tutto vi capisco)

per quel che ne so, la situazione era nota agli addetti da molto molto tempo.... e ne conoscono perfettamente la gravità!

Da parte nostra, anche noi contribuiamo a "non" dare la giusta informazione...  quotidiani come quello dove lavoro io, che tra l’altro detiene praticamente il monopolio di questo tipo di informazione, addetti ai lavori, operatori specializzati del settore, banche, assicurazioni, non fanno altro che analizzare la tendenza e l’opinione dei governanti e commentare senza troppo sbilanciarsi in commenti veri e sinceri per non essere accusati dal “branco” di muoversi contro corrente.

D’altro canto, si sta cercando di risolvere la crisi con un sistema che ogni buon padre di famiglia non userebbe mai … azzerare debiti contraendone degli altri …

Di una cosa ci dobbiamo rendere conto, gli unici che pagheranno questa crisi siamo noi …  non c’è altra soluzione, governi e istituzioni, istituzioni finanziarie tutte e industria, sono nella stessa barca e la concussione è ormai radicata troppo a fondo, i così detti politici non sono più in grado di risolvere una situazione da loro creata o quanto meno, nella migliore delle ipotesi avallata.

Non sono più in grado di fare “semplicemente” il bene della nazione, sono dei mestieranti che pensano solamente alle loro tasche, ci basti vedere chi ci governa… un imprenditore, che per sua stessa natura pensa in primis al proprio profitto (non è una critica al silvio, ma un semplice dato di fatto, una constatazione)

Chi c’era prima di lui, “figlio prediletto della degenerazione della prima Repubblica”, non ha di certo fatto meglio, basti pensare cosa fece all’IRI negli anni ‘90…

Quindi, forse, i Francesi hanno ragione…  “forse”, la rivoluzione è l’unica soluzione, Dio non voglia che mia figlia debba vivere in uno scenario del genere, spero di potermi fare carico di tutti i problemi del caso, per consegnare a lei un mondo veramente nuovo, non come quello che i “Sessantottini” hanno consegnato a noi!!!

Ad ogni modo, l’unica cosa che possiamo fare è darci da fare dal basso, perché se non parte dal basso la soluzione, non arriverà mai…  rimbocchiamoci le maniche e cominciamo a boicottare chi ci ha privato dei nostri sogni….



Modificato da argo - 02 Apr 2009 alle 08:50



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CJ
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Quota CJ Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 10:03

Postato originariamente da isotta

 
io anche comprendo i lavoratori francesi e mi permetto di fare un esempio a cj (che probabilmente, dageometra, mi pare di capire, non lavora o non ha mai lavorato in grandi aziende o multinazionali e non conosce quindi - per sua fortuna, questo tipo di realtà).
 
la multinazionale per la quale lavoravo fino a un mese fa ha iniziato ad annunciare una serie di esuberi e previsto licenziamenti piuttosto forti
 
parliamo di sanepllegrinoun'azienda del gruppo nestlè, la più grande mutlinazionale nel settore alimentare al mondo. la società che ha annunciato i licenziamenti si era prefissa un obiettivo di crescita del 9 %. ha avuto 'solo' il 7,5%.
 
solo. e quindi licenzia 300 persone così...
 
vorrei solo far notare che nei periodi in cui è andata invece benissimo, ben  oltre le previsioni di crescita, quella ricchezza generata è mai stata ridistrivbuita tra impiegati e operai, quelli che ora vengono licenziati (non si parla di dirigenti. solo impeigati e operai. forse qualche quadro...forse).
 
chi di dovere, si è arricchito bene quando le cose sono andate bene. e ora che vanno cmq bene (crescita del 7,5%. non mi sembra cos' malvagia la situazione...), ma non più benissimo, si licenzia.
 
e - udite udite - hanno dato cmq bonus e i premi per aver raggiunto gli obiettivi gestionali ai dirigenti. qui c'è qualcosa che a me non quadra: se si sono raggiunti gli obiettivi (come sembrerebbe di capire, visto che pagano i premi ai dirigenti), allora le cose vanno bene e non si capisce perchè si debbano licvenziare 300 persone
 
se le cose non vanno bene, e si devono licenziare 300 persone, vuol dire che allora non si sarebbe dovuto pagare quei premi ai dirigenti, come prima cosa (con tutti quei soldi, ci paghi molte persone 'normali', ti assicuro. il mio ex capo guadagnava 10 volte quel che prendevo io. senza considerare i benefit, spese mediche, stock options, la macchina etc..)
 
e vuol dire anche che proprio i mega dirigenti hanno fallito. nel fare previsioni di crescita sbagliate, che non sono stati in grado di raggiungere.
 
dovrebbero essere i PRIMI ad essere licenziati, e invece nulla. persone che rischiano di perdere o stanno perdendo il lavoro, e sicuramente non ne troveranno un altro, come minimo hanno diritto ad una spiegazione, da questi mega dirigenti. non una lettera e basta, come sta avvenendo nella sede di Parma nella mia ex azienda (gelati Motta) a quelli a cui si sta dando il benservito (per lo più persone di 48-50 ani che non possono andare in pensione e non trovano un altro lavoro. e che se avessero una pistola si sparerebbero, probabilmente. o sparerebbero a qualcuno) prima di chiudere lo stabilimento, cosa che avverrà presto, immagino
 
poi ognuno la pensa come vuole, ma mi sembra ci sia poco da essere ottimisti, francamente. sarebbe il caso di essere realisti, per una volta, e studiare misure e interventi seri
 
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Mai lavorato dome dipendente, e mai spero di doverlo fare.

Isotta, hai scoperto l'acqua calda, e mi sorprende che t l'abbia scoperta ora.
Se  un'azienda va bene, chi ne trova giovamento è il padrone (mavà), il suo braccio denstro e sinistro (toh), i dirigenti.. e alla fine l'operaio che s spacca il culo 8/9/10h con bonus e premi produzione e quant'altro nell'ordine di 100€ al mese in busta, ovviamente tassate.
Se l'azienda va male, al boss girano le palle e inizia a tagliare.. taglia dal basso, da quello che gli costa e che può segare al volo, certo ch domani se gli servono ancora li riassume e non fa fatica a trovare operai nuovi.

Semplicemente è una forma piramidale.

Non pensare ce provenga da una famiglia di alto rango, padre operaio per 40 anni, madre casalinga. padre che ha visto 5 anni di disoccupazione in 3 momenti senza sussidi, ma ha bussato porta per porta se serviva una mano, e facendo qualsiasi tipo di lavoro veniva offerto, in regola o meno, bastava mettere in tavola qualcosa e mandare due figli a scuola.
Oggi questo non lo si fa, si preferisce andare n piazza a far casino che tanto non serve a nulla, e aspettare lo stato..

In tutto questo, i miei genitori si son tenuti una vecchia casa di famiglia degli anni 30, quindi non direi una villa.
in 30 piano piano l'hanno restaurata tutta vivendoci dentro, finita 3 anni fa. nel frattempo hanno acquistato 20.000mq di terreno agricolo, realizzato un condominio col fratello di mio papà, e ad oggi un appartamento è mio e uno di mia sorella.

Tutto ciò due genitori con la 5 elementare che si son fatti un culo a capanna, e che sul più bello con figli fidanzati, casa finita, appartamenti intestati (uno ha un mutuo ventennale, mio, ma non conta siamo tutti supereroi), han visto svanire la loro serena vita da pensionati per una malattia.




Modificato da CJ - 02 Apr 2009 alle 10:11



Andrea
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Quota trac-k71 Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 10:29

Andrea, conosco la realtà in cui vivi e la (bella) storia della tua famiglia è comune a tanti. Siamo un popolo di lavoratori e di gente abituata a fare 1.000 mestieri e ad arrangiarsi e a vivere in modo onesto facendo mille sacrifici.

E' nel nostro DNA ed è questa capacità che ci salverà.

Sono comunque estremamente preoccupato, se non avessi l'enorme fortuna, grazie ai miei ed ai miei suoceri che si sono fatti il mazzo tutta la vita,  di vivere in una casa di proprietà, ora NON starei pagando l'affitto/mutuo da dicembre.

E ringrazio il cielo di vivere in un paese dove c'è un ottima sanità pubblica ed un ottima scuola pubblica, altrimenti ora non avrei neanche i soldi per riempire il frigorifero.

E sono un libero professionista con quasi 15 anni di anzianità, che attacco alle 8.30 e stacco più o meno alle 19.30 (con pausa pranzo di un ora), salvo da aprile in poi dove devo aggiungere almeno altre 3 ore al giorno oppure farmi tutto il sabato e metà domenica.

Certo, se vado a vedere i CREDITI che vanto nei confronti delle imprese mie clienti, potrei stare tranquillo. Il guaio è che quei soldi, con molta probabilità ed in buona parte, non li rivedrò.

E questa situazione è comune, anzi comunissima, tocca tutti i settori produttivi (e lo vedo proprio grazie al mio lavoro).

E Roma, ripeto, è e sarà comunque un isola felice grazie al carrozzone pubblico che non licenzierà e continuerà a pagare stipendi immettendo comunque liquidità nel sistema.

Speriamo bene....




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Quota CJ Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 10:44

Postato originariamente da trac-k71

 

Andrea, conosco la realtà in cui vivi e la (bella) storia della tua famiglia è comune a tanti. Siamo un popolo di lavoratori e di gente abituata a fare 1.000 mestieri e ad arrangiarsi e a vivere in modo onesto facendo mille sacrifici.

E' nel nostro DNA ed è questa capacità che ci salverà.

Sono comunque estremamente preoccupato, se non avessi l'enorme fortuna, grazie ai miei ed ai miei suoceri che si sono fatti il mazzo tutta la vita,  di vivere in una casa di proprietà, ora NON starei pagando l'affitto/mutuo da dicembre.

E ringrazio il cielo di vivere in un paese dove c'è un ottima sanità pubblica ed un ottima scuola pubblica, altrimenti ora non avrei neanche i soldi per riempire il frigorifero.

E sono un libero professionista con quasi 15 anni di anzianità, che attacco alle 8.30 e stacco più o meno alle 19.30 (con pausa pranzo di un ora), salvo da aprile in poi dove devo aggiungere almeno altre 3 ore al giorno oppure farmi tutto il sabato e metà domenica.

Certo, se vado a vedere i CREDITI che vanto nei confronti delle imprese mie clienti, potrei stare tranquillo. Il guaio è che quei soldi, con molta probabilità ed in buona parte, non li rivedrò.

E questa situazione è comune, anzi comunissima, tocca tutti i settori produttivi (e lo vedo proprio grazie al mio lavoro).

E Roma, ripeto, è e sarà comunque un isola felice grazie al carrozzone pubblico che non licenzierà e continuerà a pagare stipendi immettendo comunque liquidità nel sistema.

Speriamo bene....


 

Cristiano, ho vuoti di cassa per spese vive anticipate per 10.000€ nel 2008, li vedrò a metà 2009 forse..e intanto giro ancora con la punto che orami è un malato terminale .. mortacci loro..

Speriamo bene come dici tu, speriamo che cambi qualcosa anche se ilperiodo è nero, ma piangersi addosso non serve a nulla. Non bisogna aspetta rehce il lavoro ti venga addosso, è un periodo di vacche magre, bisogna cercarlo e crearlo.

OT devi sempre farmi assaggiare il nero delle vigne tue..lol



Andrea
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Quota CJ Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 10:49

Tornando IT, non vedo male l'iniziativa del Silvio. Forse non è equa, ma è normale, non viviamo tutti nello stesso modo e negli stessi posti.

Qualcuno ha dei PAC sottoscritti?





Andrea
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Quota trac-k71 Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 11:06

Postato originariamente da CJ

 
 

Cristiano, ho vuoti di cassa per spese vive anticipate per 10.000€ nel 2008, li vedrò a metà 2009 forse..e intanto giro ancora con la punto che orami è un malato terminale .. mortacci loro..

Speriamo bene come dici tu, speriamo che cambi qualcosa anche se ilperiodo è nero, ma piangersi addosso non serve a nulla. Non bisogna aspetta rehce il lavoro ti venga addosso, è un periodo di vacche magre, bisogna cercarlo e crearlo.

OT devi sempre farmi assaggiare il nero delle vigne tue..lol

 

Non bisogna piangersi addosso, il lavoro lo puoi anche cercare, ma purtroppo non lo trovi: non si tratta di un'impresa che chiude ed i lavoratori a spasso piano piano trovano lavoro altrove, oppure di un settore in crisi e i lavoratori piano piano si riqualificano e cominciano in altri settori, oppure di un paese in crisi e si va all'estero a cercar lavoro. La crisi è generalizzata, è ovunque, si licenzia e si fallisce in tutti i settori e non c'è nessun settore nè nessun paese che si salva e possa assorbire manodopera.

Da quando ho l'uso della ragione questa è la prima vera crisi globale.

Forse oltre al "piano casa" sarebbe da lanciare anche un serio "piano infrastrutture", sfondare i vincoli alla spesa pubblica, ristrutturare e dare regole serie a tutti i mkt finanziari e, soprattutto recuperare quell'etica e quella serietà del lavoro sparita negli ultimi anni.

E' una VERGOGNA ASSOLUTA ed è moralmente inconcepibile l'incredibile disparità di trattamento economico tra i vertici di un impresa e la base. Se l'operaio o l'impiegato appena entrati percepiscono 20.000 € lorde annue, il dirigente più pagato non deve poter guadagnare più di 250.000-300.000 euro annue. Quanto incide, soprattutto nel pubblico, il lavoro dei manager di vertice?

 

 



 




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Quota isotta Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 22:10

Postato originariamente da CJ

 
Mai lavorato dome dipendente, e mai spero di doverlo fare
 
Beh, qualcuno deve farlo CJ (altrimenti anche tu non lavori e non mangi)

Postato originariamente da CJ

 
Isotta, hai scoperto l'acqua calda, e mi sorprende che t l'abbia scoperta ora
Sì magari l'avessi scoperta ora. Sai com'è, ho 41 anni e mezzo, non provengo da una famiglia ricca, sono figlia di due impiegati, sono fuori di casa da quando avevo 19 anni e ho lavorato studiando per molti anni (laureandomi cmq a 24 anni, lavorando...e continuando a studiare per le specializzazioni etc lavorando. e vivere a Roma e poi in Inghilterra non costava poco)
Questo non per darmi una medaglia, ho fatto quello che era normale fare. Ma semplicemente per dirti che ce ne sono parecchie di persone che hanno fatto sacrifici, e ne continueranno a fare.
 
Non credo assolutamente sia corretto dire che oggi si preferisce andare n piazza a far casino che tanto non serve a nulla, e aspettare gli aiuti dello stato invece di non cercare altro lavoro. E' sicuramente corretto in alcuni casi, ma profondamente semplicstico e ingiusto in moltissimi altri. Sembra una di quelle cose dette per dire, quando non si conoscno le situazioni, come dire..
 
Poi mi sorprende anche un po', visto che saprai sicuramente che una volta, proprio negli anni in cui lavorava tuo padre come operaio, in piazza per ottenere alcuni diritti ci si andava molto di più di ora, al contrario di quello che scrivi, non mi sembra tu abbia 20 anni e cosa è successo negli anni 60 e 70 per ottenere dei diritti sindacali lo sai sicuramente.
 
Penso inoltre che una cosa non escluda l'altra: non è che se uno va in piazza a protestare debba significare che non cerchi contemporaneamente altri lavori, mentre sta perdendo o ha perso il proprio.
Per carità, non conosco le persone che frequenti  tu e che hai intorno, e quindi non posso conoscere i tuoi termini di paragone, ovviamente..forse le persone che conosci e frequenti tu sono così, vistoche dici questo. Un po' come quando gli universitari portestavano l'inverno scorso e si diceva che lo facevano solo per non studiare... Che bella cazzata...In genere detta poi da chi non ha idea di cosa significhi studiare. Io, nella mia esperienza, ho partecipato all'epoca a protesta e occupazioni che ritenevo giuste, studiando e laureandomi cmq molto bene e presto, allo stesso tempo come ti dicevo sopra...qwuindi di voglia di studiare ne avevo eccome, anche se protestavo. E cos' tutti mi miei amici, e i cosiddetti 'leaderini' delle occupazioni varie, sempre persone con medie altissime, e laureate in genere in corso. Per questo mi sembra sempre che questo tipo di cose le dica chi non si di cosa si tratti, non sia mai stato coinvolto e non sappia bene di cosa sta parlando
 
Tornando a materia "più seria", ossia al discorso protesta nel lavoro, mi sembra insomma che a meno che non le conosci personalmente queste persone che protestano e basta ma poi non cercano altri lavori, forse non sia il caso di giudicare così facilmente.. e credo bisognerebbe tenere anche conto di contesti e realtà in cui, ti assicuro, non è così semplice trovare un altro lavoro come in altri posti o altri settori e dove vivere costa molto di più e perdere il lavoro diventa altamente drammatico. A Milano, per esempio. (e se vivi e lavori o hai famiglia qui, non è che puoi così facilmente andartene). Ti faccio un esempio: ho un amico che ha perso il lavoro come informatico da un po', era quadro in un azienda e project manager da 20 anni, e ora lavora in Liguria (non ha trovato altro a Milano...ha più di 40 anni e non ti prendono più, in molti casi, è più semplice prendere uno di 20 e dargli molto meno) in un help desk (quando lavorava da quadro, a oltre 2000euro al mese) , con contratto a progetto, a 1000 euro netti scarsi. Certo che è andato. E lo ha potuto fare solo perché i suoi nonni sono originari di un paese vicino Genova, e quindi ha un punto d'appoggio lì,  altrimenti certo non poteva pagarsi anche un affitto oltre il mutuo di Milano, per andare a lavorare in un help desk a Genova.
Ciò non toglie che senta il bisogno di protestare, nonostante continui a bussare e cercare lavori migliori, anche se in molti credono che quelli che protestano sono soltanto dei pigroni che non aspettano altro che aiuto invece che lavorare e che non sia particolarmente felice, non sapendo più
cosa tagliare per potersi permettere di continuare a pagare un mutuo e mantenere insieme alla moglie la famiglia.
 
E come lui decine e centinaia di altre persone
 
Comunque, a parte che ognuno la pensa come vuole,  e quindi liberissimo di pensare che chi protesta è un fannullone e basta, quel che a me stupisce sempre tanto è la mancanza di solidarietà per chi è in situazioni drammatiche, e mi stupisce e lascia basita sopratutto in persone che si definiscono credenti e praticanti.
 
Non so, io non sono credente, ma da quel che sapevo e mi avevano insegnato, la solidarietà dovrebbe essere un principio base della cultura cristiana. Io credo cmq che certi valori debbano esserci a prescindere, al di là di tutto, e che si tratti di valori aldi là.
E infatti  vermanet eche nei momenti difficili bisogna aiutare chi ha bisogno.
Poi resto basita però quando sento, come mi è capitato di recente, ex colleghe fortemente credenti, che vanno a Messa più volte a settimana, e si confessano ogni pochi giorni, dire che assolutamente no, per loro non se ne parlava neanche di rinunciare a qualcosa per aiutare gli altri che rischiavano il posto in azienda (una volta appurato visto che loro invece non erano tra quelli a rischio, per puro caso..) e che insomma, una volta toccava a uno una volta a un altro, non è che si poteva aiutare tutti.
 
Non so voi, ma a me questo tipo di discorsi fa un po' impressione. Sarà che sono stata precaria a lungo (e cercandoli eccome i lavori, CJ, eccome..e accettando lavori di ogni tipo per i quali avrei potuto benissimo avere la terza media invece che lauree specializzazioni e dottorati, e li ho fatto lo stesso, senza dire a o ba. Ogni lavoro ha dignità, e ho sempre preferito lavorare sottopagata o con lavori per i quali ero sovraqualificata che non lavorare, ma ci mancherebbe!) ma certe cose e la sensazione di non sapere come fare a pagare le cose e andare avanti non le dimentico proprio, anche in virtù del culo che mi sono fatta, così come si sono fatti i tuoi e te stesso e i miei, al di là di 5 elementare o lauree e diplomi.
 
E se ora non dico di stare bene (ho solo il giusto e vivere a Milano da soli costa) ma almeno benino, sono la prima a dire che proprio in virtù del culo che mi sono fatta non avrei problemi a rinunciare a qualcos'altro o a delle ore di lavoro, se questo potesse aiutare altri a sopravvivere o a non perdere il lavoro.
Non credo ci sia nulla di così drammatico e grave nel levarci qualcosa noi per darlo a chi sta ancora peggio di noi, e pur non essendo credente mi piace pensare che questa volta è toccato ad altri, la prossima potrebbe anche toccare a me e sarebbe bello sapere che c'è qualcuno che la pensa come me pronto ad aiutare un po' gli altri.
 
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Modificato da isotta - 02 Apr 2009 alle 22:25



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Quota isotta Rispondibullet Postato: 02 Apr 2009 alle 22:45

Postato originariamente da trac-k71

 

 

Non bisogna piangersi addosso, il lavoro lo puoi anche cercare, ma purtroppo non lo trovi: non si tratta di un'impresa che chiude ed i lavoratori a spasso piano piano trovano lavoro altrove, oppure di un settore in crisi e i lavoratori piano piano si riqualificano e cominciano in altri settori, oppure di un paese in crisi e si va all'estero a cercar lavoro. La crisi è generalizzata, è ovunque, si licenzia e si fallisce in tutti i settori e non c'è nessun settore nè nessun paese che si salva e possa assorbire manodopera.

Da quando ho l'uso della ragione questa è la prima vera crisi globale.

esattamente.
questo, riallacciandomi al discorsi di cui sopra, di risposta a CJ, intendevo dire..qui non si tratta di non volersi sporcare le mani e non cercare altro lavoro preferendo protestare. semplicemente, si tratta di non trovarlo, il lavoro, perché non c'è più. In Veneto, qualcosa ancora c'è, forse. Ma inizia a non esserci più neanche in zone in cui una volta la disoccupazione era bassa (parlo di Parma, per esempio, dove per esperienza diretta di ex colleghi di sede lì che han perso il lavoro so che non si trova più nulla, soprattutto se hai 50 anni). E presto, purtroppo, non ci sarà neanche più in Veneto e Lombardia
 
 
Postato originariamente da trac-k71

 
Forse oltre al "piano casa" sarebbe da lanciare anche un serio "piano infrastrutture", sfondare i vincoli alla spesa pubblica, ristrutturare e dare regole serie a tutti i mkt finanziari e, soprattutto recuperare quell'etica e quella serietà del lavoro sparita negli ultimi anni.
 
sicuramente si tratta di misure più necessareie ed urgenti da prendere del piano casa. che per carità, ci può anche stare, non lo metto in dubbio, ma sempre 'per carità' magari pensiamo alle cose più importanti prima, e che diano dell'eventuale beneficio un po' a tutti, non solo ad alcuni, come quelle descritte da Trac-k71.
 
Non servirà drammatizzare, ma neanche continuare a far finta che non ci sia una crisi, per evitare di dover fare qualcosa di serio
 
Postato originariamente da trac-k71

 
E' una VERGOGNA ASSOLUTA ed è moralmente inconcepibile l'incredibile disparità di trattamento economico tra i vertici di un impresa e la base. Se l'operaio o l'impiegato appena entrati percepiscono 20.000 € lorde annue, il dirigente più pagato non deve poter guadagnare più di 250.000-300.000 euro annue. Quanto incide, soprattutto nel pubblico, il lavoro dei manager di vertice?

 Moltissimo. incide veramente tanto. e, ti assicuro, il dirigente più pagato prende molto, ma molto di più. Il mio ex capo (ed era un dirigente ma non uno dei più alti) prendeva esattamente 10 volte il mio stipendio. più macchina pagata (inclusa manutenzione, riparazioni, assicurazione bollo e benzina), cassa sanitaria (perfsino il dentista..), azioni dell'azienda, etc etc. In questo caso specifico, parliamo di una persona completamente inutile, che è ancora lì, con quello stipendio, nonostante abbia fallito tutti i suoi obiettivi, a leggere il Corriere della Sera perché non gli danno più n nulla da fare, ma lo fanno rimanere per permetterlgi di maturare la pensione, visto che  gli manca ancora un po'. Mentre annunciano licenziamenti...

Persino nel pubblico (ho lavorato per un anno come consulente in un organismo del Ministero dei Beni Culturali) non ho visto cose del genere, francamente.
 
se fossi ancora in quell'azienda e temessi di esssere tra i 300 da licenziare, mi sarebbe venuto in mente di sequestrare dei dirigenti per chiedere spiegazioni, sinceramente, essendomi sempre fatta un culo a capanna lavorando molto più di tanti altri.
e continuo a non vederci nulla di strano, né da fannulloni.


Modificato da isotta - 03 Apr 2009 alle 00:51



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