Nel 1959, dopo l'enorme interesse suscitato dall'avveniristica Mini di Alec Issigonis, l'Alfa Romeo ripresa l'idea di sperimentare la trazione anteriore.
L'ufficio tecnico si rimise al lavoro progettando una vettura di classe inferiore alla Giulietta: una piccola berlina a tre volumi e quattro porte con schema "tutto avanti", mossa da un propulsore a quattro cilindri in linea di 1.000 cm con distribuzione bialbero a camme in testa — motorizzazione che proprio in quegli anni era stata messa a punto in Alfa Romeo —, posizionato trasversalmente e dotato di cambio a quattro marce.
Il modello di forma fu realizzato nel 1960 e, nella seconda metà del 1962, vennero eseguiti i primi test su strada, dai quali risultò che la Tipo 103, del peso di 725 kg, riusciva a sviluppare 49 CV e raggiungere la velocità di 139 km/h, coprendo il km da fermo in 41,2 secondi.
Tali incoraggianti risultati, tuttavia, non convinsero i vertici di Arese del tempo ad avviare la produzione di un'automobile a trazione anteriore, che sarà rispolverata per il progetto Alfasud solo alla fine degli anni 1960.
Nonostante la mancata produzione, il prototipo si rivelò particolarmente importante per altre automobili di serie del marchio meneghino.
Le soluzioni meccaniche fornirono una buona base di partenza per la succitata Alfasud, mentre i canoni stilistici, oltre a essere adottati per la Giulia, influenzarono notevolmente la sagoma della Renault 8.







Modificato da tipiaraldici - 21 Set 2017 alle 22:59