Postato originariamente da Brontolo
mi soffermo solo sul fatto che esprimere una opinione su fb è praticamente inutile, sembra che il pensiero vada ad ondate e andare controcorrente è praticamente impossibile e comporta, di norma, esclusivamente ricevere insulti o altro.
meno male che per molti è un luogo per ampliare la conoscenza........
In fin dei conti l'ha scelto lui di scrivere li... magari proprio con l'intento di ampliare la conoscenza di qualcuno. Può andare bene come può andare male... ma è comunque un ottimo pulpito per poter far parlare di se.
A quanto pare ha chiuso il suo profilo FB.
Sembrerà un caso ma giusto ieri avevo firmato su CHANGE.ORG questo...
LINK ...tutto questo con il suo nuovo film ancora presente nelle sale "Padri e Figlie".
Ricevere insulti, paradossalmente fa bene. Attirare l'attenzione di grandi masse, anche riscuotendo atteggiamenti aggressivi, è un toccasana per la notorietà. Il trucco del "sono tutti contro di me" è un meccanismo pluri-collaudato nel mondo dell'immagine.
Francamente non riesco ad immaginare un Muccino come un'ingenuo fruitore di piattaforme media, che inciampa in una candida dichiarazione personale, nel bel mezzo di una carambola di coincidenze e che finisce per toccare la ricorrenza dei 40anni dell'omicidio Pasolini.
Trovo invece tutti gli ingredienti di una malcelata autoreferenzialità e anche una buona dose di p@r@culismo... quest'ultimo tra l'altro è stato un tratto distintivo di Muccino da essere considerato così DOC da essere esportato.
Postato originariamente da Brontolo
detto questo non ho capito se il post è ironico o invece voleva realmente aprire un approfondimento serio sul tema.
se è la seconda ipotesi, era forse più corretto riportare l'intero post e non esclusivamente alcune parole, altrimenti l'ambiente si avvicina incredibilmente ad altri ambienti social e la ratio del forum scompare........
Il post è uno e l'altro, perché libero e scanzonato



...proprio per prendere le distanze non solo dal contenuto del pensiero Muccifacebookkiano ma anche per sottolinearne la forma grave (nel senso di pesante alla gravità), stucchevole e retorica con il quale è stato confezionato... segno distintivo dei suoi prodotti cinematografici.