questa volta non ho esercitato il diritto, ma sono contento degli esiti.

concordo sul fatto che questa volta per me sono state elezioni lontane, soprattutto perchè i candidati non erano autorevoli e ammetto che non è un bene, ma magari ci sorprendono.

mi piace anche il fatto che i grillini abbiano preso, dopo il friuli, l'ennesima sberla, dimostrazione che l'invenzione dura poco se non le si da sostanza, caratteristica che di questi tempi dovrebbe essere un must.

in merito a Pisapia, a detta di chi vive a Milano, molte cose sono state fatte sorpattutto in ambito di riqualificazione e pulizia, soprattutto nei quartieri fuori dal centro dimenticati per anni da lady Moratti, non so da chi tu abbia preso gli esiti che portano alla valutazione che riporto
"A Roma si dice da sempre che morto un papa se ne fa un'altro, aspetto di vedere marino al lavoro, certo se il modello è pisapia teniamo ci pronti a 5 anni di follie e incompetenza."

cettolaqualunque..! e basta...
 più pilu phè tutti!!
non credo piu nel politichese.. il piu bravo c'ha la rogna!!

Partendo dal presupposto che non ci sarà mai un giudizio unanime anche su un santo, entrambe sono stati rieletti.

Prima di venire a Roma e durante l'amministrazione Veltroni, un nostro carissimo amico, persona grande e storicamente di destra, spendeva ottime parole e il proprio voto per la rielezione di Veltroni. Poco prima Cipollino ne sottolineava una colpa...

Penso che alla fine la riconferma di un sindaco sia sopratutto legata al somma dei ( + ) e dei ( - ) che ha accumulato durante la sua amministrazione.
C'è un detto che dice "Chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia, e non sa quel che trova" e questa è una cosa che l'elettore sa' e mette in conto. In questo caso specifico non ci ha pensato più di tanto nonostante Marino non brilli in comunicazione e promesse.

A Milano ho vissuto per 7 lunghi anni... è letteralmente una causa persa. E' una città che stà vivendo giorno dopo giorno la propria implosione.
Non è solo il sindaco ad essere avulso alla città ma l'intera comunità. La città per chi vive a Milano è un terreno in cui scontrarsi e farsi la guerra piuttosto che di condivisione. C'è molto senso del privato anche dove non c'è, ed ognuno vive arroccato nelle proprie idee che per lo più sono volte a dividere che ad includere. E' una città che si racconta molto efficiente ma che alla fine non lo è poi così tanto.

Come ho sempre detto, prendendo l'esempio della scuola, la qualità dell'istruzione non dipende solo dagli insegnanti ma anche dagli alunni che la frequentano.

...questo è esattamente quello che fa un mafioso

BBooniii, state bbooniii (cit.)

Intanto si sta concretizzando un piccolo miracolo a Messina...

Renato Accorinti in vantaggio!... un "NO PONTE" sindaco!

...è una questione anche di modestia ...chi fa arancini, granite e cannoli non può ambire a quello che non hanno voluto nemmeno fare i giapponesi